Il nostro contributo sul Digital Badge nel nuovo Cloud Del Lavoro

Titolo Articolo pubblicato sul Cloud Del Lavoro: Le nuove tecnologie digitali possono certamente contribuire al job matching, ma la tecnologia non basta

Assolavoro ha pubblicato il Cloud del Lavoro 2023-2024 e noi siamo lieti di essere presenti con il nostro contributo sul Digital Badge fra le voci autorevoli che popolano la recente pubblicazione di Rubbettino Editore.

Il libro consiste in una raccolta di contributi diversificati e ha l’obiettivo di raccogliere materiale per orientare e orientarsi nel mondo del lavoro.

Il focus dell’edizione di quest’anno è dedicato alla Somministrazione e alle Agenzie per il Lavoro. Il contributo di Rodolfo Trippodo, presidente di IQC, si concentra sul binomio Formazione – Competenze e sull’utilità di dotarsi di strumenti innovativi per ridurre il mismatch fra domanda e offerta di lavoro, condizione che oggi caratterizza il mercato del lavoro italiano ed europeo.

Come suggerito dal titolo dell’articolo, Le nuove tecnologie digitali possono certamente contribuire al job matching, ma la tecnologia non basta, nonostante il terreno sembrerebbe fertile per il processo di trasformazione digitale del mondo dell’istruzione e della formazione – che a seguito dell’epidemia di Covid 19 si è certamente dotato di strumenti sempre più adeguati a stare al passo con la digitalizzazione – nel contesto attuale serve però individuare il possibile trait d’union fra istruzione, formazione e occupazione.

Sebbene oggi possiamo equipaggiarci con strumenti idonei all’analisi e all’incrocio dei dati, diviene necessario che tali dati siano resi fruibili mediante un procedimento di armonizzazione dei contenuti e delle modalità con cui vengono compilati e rappresentati.

Il Digital Badge, detto anche Open Badge, rappresenta ad oggi uno strumento innovativo credibile, affidabile e interoperabile per la rappresentazione digitale delle competenze acquisite dalle persone nei diversi contesti formativi ed esperienziali.

Dal punto di vista normativo, grazie alla redazione della UNI/PdR 136:2022, frutto della collaborazione fra il D.B.S.T. e UNI, è stato elaborato uno standard pre-normativo su un possibile utilizzo virtuoso del Digital Badge.

Questo standard mira a creare una struttura flessibile di regole per armonizzare e rappresentare gli esiti della formazione e delle competenze. Il Digital Badge conforme alla UNI/PdR 136:2022 rappresenta in questo modo uno strumento in linea con la normativa italiana relativa alle professioni non regolamentate, alle direttive sull’apprendimento informale e non formale e, se prendiamo come riferimento gli standard minimi di attestazione per l’individuazione e la validazione delle competenze, questo assicura piena completezza e correttezza procedurale e metodologica anche in contesti regolamentati.

Leggi il testo completo contenuto nel Cloud del Lavoro 2023-2024 per scoprire perché il Digital Badge può svolgere un ruolo significativo nella riduzione del mismatch sul mercato del lavoro, favorendo l’incontro fra domanda e offerta e contribuendo a superare la povertà informativa dei CV nell’ormai consolidato contesto della Longlife Learning.

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