Tecnologia Blockchain in ambito giuridico

 

Claudia Sandei, Docente di diritto commerciale e diritto industriale e delle nuove tecnologie dell’Università di Padova, intervistato dal Giornalista Andrea Barrica, ci racconta quale ruolo giocano la tecnologia Blockchain e gli Smart Contracts nell’ambito giuridico e cosa prevede la normativa attualmente in vigore.

È stato varato un decreto – dichiara la professoressa Sandei – in cui siamo ancora in attesa delle disposizioni di attuazione delle autorità per l’Italia digitale (GIP), il quale deve fissare i requisiti tecnici che consentiranno alla blockchain di qualificarsi come prova per eventuali giudizi. Di conseguenza, sarà il giudice, sulla base di alcuni parametri che verranno fissati, a decidere quale forza riconoscere alla singola blockchain.”

Gli smart contract sono contratti immodificabili, il che comporta il fatto che se dovessimo riscontrare una causa di recesso o volessimo stoppare uno smart contract neanche un giudice è in grado di farlo perchè se il meccanismo è davvero decentralizzato, nessuno può bloccarlo. A suo discapito, uno dei vantaggi che porta risiede nel fatto che potremmo avere una certificazione con valore globale, cioè è la tecnologia che garantisce che un certo fatto è avvenuto un certo giorno o, in generale, che si è verificato o non verificato.

 

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