IQC e il Digital Badge Stakeholder Table per la Prassi UNI

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A Marzo 2022, su proposta di IQC, UNI ha avviato un tavolo di confronto per la definizione di una Prassi di Riferimento UNI per la descrizione di conoscenze, competenze e capacità delle persone all’interno del Digital Badge, oltre che dei relativi allegati. Tale lavoro è arrivato a conclusione: è stata pubblicata la PdR 136:2022 (Standard pre-normativo) che ha visto coinvolti, oltre ad IQC anche alcuni componenti del D.B.S.T., tra questi ANFIA, Assolavoro, SAA dell’Università di Torino.

Consultala la Prassi.

Il Digital Badge IQC è conforme alla PdR e, dunque, punto di riferimento per tutte le Organizzazioni impegnate, a vario titolo, nella qualificazione culturale e professionale delle persone. I Digital Badge conformi allo standard rappresentano elemento di valore per intellegibilità, credibilità, affidabilità e veridicità. I Digital Badge rilasciati attraverso piattaforma C-Box® rappresentano ad oggi, i primi e gli unici che rispondono ai principi normati dalla PdR/UNI 136:2022.

Il digital badge rappresenta una soluzione in forte crescita. Strumento inclusivo rispetto alle certificazioni di competenze operate dalle istituzioni preposte (Sistema Scolastico/Universitario, Regioni), è allo stesso modo in grado di valorizzare gli apprendimenti derivati da contesti informali.

Tramite un semplice oggetto digitale cliccabile e consultabile, le competenze individuali vedono aumentata la loro spendibilità nel mercato del lavoro e il livello di consultazione da parte di un possibile datore di lavoro. In questo modo, il digital badge accresce la visibilità sia dell’Organizzatore che ha gestito l’attività sia della persona che ne ha preso parte.

Per la sua efficacia e per le tendenze del contesto culturale e tecnologico, il suo utilizzo quale “micro-credenziale” è sempre più diffuso. La credibilità e affidabilità dei valori che vi si associa rappresenta un aspetto di notevole importanza in un’evoluzione della comunicazione che si basa sul concetto di portabilità, attraverso la digitalizzazione delle informazioni. La valutazione oggettiva e trasparente della credibilità dell’attestazione digitale fa sì che le informazioni siano rappresentate con riferimenti univoci, evidenze oggettive e azioni di controllo per la verifica della loro conformità rispetto a sicurezza e inalterabilità del dato.

Riteniamo con questo risultato di aver contribuito a rafforzare l’impegno Uni per “UN MONDO FATTO BENE”.

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